Che cos’è la blefaroplastica?
La parola “blefaroplastica” deriva dalla radice greca “blefaros” che significa “palpebra”. La blefaroplastica indica perciò la branca della chirurgia che si occupa della modificazione o ricostruzione della palpebra, ovvero il lembo di pelle che può coprire l’occhio.
Perché sottoporsi a un intervento di blefaroplastica?
Questa operazione ha lo scopo principale di ringiovanire il viso, ma anche di risolvere eventuali disagi dovuti a un restringimento del campo visivo a causa delle cosiddette “palpebre cadenti” oppure di eliminare le “borse” sotto agli occhi.
Come si formano gli inestetismi delle palpebre?
Nella nostra esperienza quotidiana è evidente che la zona delle palpebre e del contorno occhi è la più delicata del viso, perché la pelle in questi punti è più sottile.
Nonostante questo, essa è comunque costantemente a contatto con gli agenti atmosferici; inoltre è maggiormente attaccabile da ulteriori fattori riferibili alle condizioni di vita del singolo soggetto, come ad esempio stanchezza, stress e rughe.
A questi fattori si aggiungono le caratteristiche genetiche del soggetto: può accadere, infatti, che un’eccessiva grandezza delle palpebre sia una caratteristica ereditaria.
Esistono inoltre cause meccaniche legate alla peculiare funzione e posizione delle palpebre: quella superiore, infatti, è caratterizzata da un continuo movimento, perciò può affaticarsi e perdere di tono molto facilmente. La cosa non stupisce se pensiamo anche ai continui maltrattamenti subiti dai nostri occhi nel fissarsi su schermi di vario genere e grandezza.
In generale, comunque, a causa di questi vari fattori e con l’avanzare del tempo, i muscoli di questa parte del viso iniziano a cedere: a causa dell’accumularsi di liquido e grasso, si spostano verso il basso.
Quali sono le conseguenze di questo spostamento?
Gli inestetismi più comuni riguardanti le palpebre sono ben noti a tutti/e: occhiaie, gonfiore, rughe, “borse” sotto gli occhi, “zampe di gallina”, “palpebra cadente”.
Molti sono i rimedi momentanei che si possono accampare contro questi inestetismi: maschere per il viso, cubetti di ghiaccio, uso massiccio di correttore nel trucco. Quando però tutti questi trucchi si rivelano inefficaci, l’operazione di blefaroplastica è l’unica cosa da fare per migliorare la situazione e ritrovare un aspetto più giovane.
Come si svolge l’intervento di blefaroplastica?
È importante sottolineare che prima di effettuare un intervento di blefaroplastica, è obbligatorio sottoporsi a un’approfondita visita specialistica.
I disturbi e gli inestetismi presenti nella zona del contorno occhi, infatti, possono essere di diverso genere, e non tutti riconducibili a problematiche che coinvolgono le palpebre, oppure congeniti (tipo “occhi piccoli” e “occhi orientali”). In altri casi, essi possono presentare un’entità risolvibile con altri processi meno invasivi (ad esempio il trattamento di borse e occhiaie con acido jaluronico).
L’intervento di blefaroplastica può essere effettuato sulla palpebra superiore, inferiore o su entrambe. In genere viene praticato in anestesia locale, ma anche in sedazione o anestesia generale.
Sia l’intervento di blefaroplastica superiore che quello di blefaroplastica inferiore possono essere eseguiti in day-hospital se la situazione non richiede anestesia generale; essi consistono in:
- Blefaroplastica superiore: rimozione delle zone adipose e dell’eccesso di pelle, dopo aver effettuato un’incisione nella piega palpebrale superiore: la cicatrice rimarrà quindi invisibile e ininfluente sull’aspetto della paziente;
- Blefaroplastica inferiore: rimodellamento della cute, del muscolo e delle borse di grasso che si trovano sotto l’occhio; l’incisione viene effettuata immediatamente sotto le ciglia.
Blefaroplastica superiore e inferiore: rischi, decorso postoperatorio, tempi di guarigione
Rischi: Quando sono stati vagliati in modo adeguato tutti gli elementi di partenza e l’operazione viene eseguita da uno specialista, questa procedura chirurgica presenta complicanze molto raramente. Ovviamente il paziente deve seguire precisamente le indicazioni dategli dal chirurgo in preparazione all’intervento e dopo.
Decorso postoperatorio e tempi di guarigione: In genere l’operazione non è dolorosa, e anche nel periodo successivi all’intervento è raro che il dolore superi soglie non neutralizzabili con un normale analgesico. Durante i primi giorni può presentarsi un gonfiore locale, lacrimazione e sintomi come intorpidimento e stanchezza diffusi. Il gonfiore potrebbe persistere per 1-2 settimane, ma il paziente può rientrare al lavoro, se è un’attività non troppo faticosa, entro 7-10 giorni. Tutto questo, ovviamente, se il paziente segue le indicazioni dategli dal medico.
Due sono, in genere, le medicazioni postoperatorie: asportazione dei punti e sostituzione dei cerotti, che possono alterare la visuale in modo parziale.
I risultati sono apprezzabili in tre settimane, ma dopo sei mesi il traguardo previsto dall’intervento sarà del tutto visibile.
Blefaroplastica Padova e Venezia: dove farla?
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