Rimuovi i segni del tempo e dona al tuo viso un aspetto più giovane con il lifting del viso e del collo
Lifting viso e collo: di cosa si tratta?
Il lifting cervico-facciale (tecnicamente denominato “ritidectomia”) è eseguito per correggere gli effetti dell’indebolimento e del rilassamento della cute del viso e del collo e dei tessuti sottostanti (grasso, fasce e muscoli) dovuti all’invecchiamento, alla forza di gravità, ai danni solari e alle abitudini di vita, per restituire un aspetto più giovane al viso.
Il lifting cervico-facciale può essere associato ad altri interventi chirurgici facciali, come ad esempio la blefaroplastica (chirurgia estetica delle palpebre), la rinoplastica (chirurgia estetica del naso), lifting della fronte e/o temporale (delle tempie) o altre metodiche.
Intervento di lifting facciale e cervicale: come funziona
Per ottenere un aspetto più giovanile del viso e del collo, l’intervento consiste nel sollevamento e nel riposizionamento dei tessuti: in questo modo si procede all’eliminazione o almeno all’attenuazione delle rughe e dei solchi più evidenti.
L’intervento, a seconda delle parti da trattare e delle tecniche adottate, può durare dalle 2 alle 4 ore o anche di più, soprattutto se viene associato ad altri interventi.
Può essere eseguito in day-hospital, o anche in ricovero ordinario.
Lifting viso e collo: decorso postoperatorio
Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, dopo essersi sottoposti a questo tipo di intervento il dolore non è forte; spesso, più che dolore, potrebbe capitare di provare una sensazione di tensione, a cui comunque ci si abitua entro qualche settimana, fino a non sentirla più. In ogni caso, i comuni analgesici possono aiutare nel controllare le fitte, anche se bisognerà evitare i farmaci che hanno fra i propri componenti l’acido acetilsalicilico: essi infatti possono cagionare sanguinamenti, e quindi ematomi.
Un’altra tipologia di percezione che potrebbe essere provata è quella delle false sensazioni (come ad esempio di piccole scosse elettriche o gocce d’acqua sulla pelle): ciò può capitare per i primi 4-6 mesi.
Ci sono alcuni comportamenti su cui bisogna fare attenzione, nelle settimane successive, per non compromettere il risultato dell’intervento: ad esempio, è bene non indossare indumenti a collo stretto per circa due settimane dopo l’operazione; bisogna invece assolutamente evitare di fumare per almeno tre settimane. Prima di ricominciare, inoltre, bisognerà consultare il chirurgo. Durante la prima settimana, bisogna evitare di compiere sforzi, di effettuare spinte intense in caso di stipsi e di effettuare attività in cui sia necessario abbassare la testa (perciò, per attività come allacciarsi le scarpe o raccogliere qualcosa, è meglio piegare le ginocchia tenendo il collo eretto).
A partire dalle due settimane dopo l’operazione, si può riprendere le attività fisiche normali, e poco faticose, come passeggiate poco impegnative, attività sociali, la guida di veicoli e l’attività sessuale; è comunque opportuno evitare sforzi e attività di fatica intensa come lo sport.
In seguito all’operazione, si può lavare dolcemente il viso con una spugnetta, cercando di non urtare le linee di sutura; per quanto riguarda i capelli, si può procedere al lavaggio anche prima che i punti siano rimossi, usando saponi disinfettanti.
Per almeno 3 mesi dopo l’operazione è fondamentale evitare di esporsi a sole, lampade abbronzanti e calore intenso (saune), e, quando l’esposizione è inevitabile, dovrà avere tempistiche brevi e dovrà essere usata la crema protettiva; questo perché potrebbero formarsi macchie sulla cute e le cicatrici possono venire irritate dalle radiazioni ultraviolette.
Si può ricominciare ad applicare il trucco da due settimane dopo l’intervento, ma bisognerà sempre ricordarsi di struccarsi prima di andare a dormire.
Quando sottoporsi al lifting facciale e cervicale e come prepararsi
Il chirurgo prescriverà le analisi e altri esami preoperatori: referti e risultati dovranno essere consegnati prima dell’intervento.
Se il paziente sta portando avanti terapie farmacologiche (ad esempio con contraccettivi, cortisonici, anticoagulanti, antiipertensivi, ipoglicemizzanti, cardioattivi, antibiotici, eccitanti, tranquillanti, sonniferi), omeopatiche o fitoterapiche, dovrà segnalarlo al chirurgo, come anche le eventuali allergie a farmaci e antibiotici.
Se, ad esempio, il paziente sta assumendo anticoagulanti orali, questa situazione è da reputare come controindicazione all’intervento.
Se il paziente assume sostanze basso peso molecolare occorrerà discuterne la sospensione insieme al chirurgo.
Da due settimane prima dell’intervento si deve sospendere l’assunzione di farmaci come Aspirina, Alka-Seltzer, Cemirit, Bufferin, Vivin C, Ascriptin, perché contengono acido acetilsalicilico.
Per diminuire i rischi di tromboembolia, meglio sospendere anche l’assunzione della “pillola” (terapia ormonale estroprogestinica) da un mese prima dell’intervento.
Da un mese prima dell’intervento è bene cessare il fumo, perché la vascolarizzazione della cute e del grasso ne vengono influenzati in modo negativo; la guarigione potrebbe essere perciò più lenta o non avvenire nel migliore dei modi.
Il giorno prima dell’intervento occorre togliere lo smalto dalle unghie di mani e piedi e struccare il viso, nonché eseguire un lavaggio accurato dei capelli.
Bisogna inoltre osservare un digiuno di almeno 8 ore da bevande e cibi solidi.
Per quanto riguarda l’abbigliamento, gli indumenti devono essere comodi, larghi e completamente apribili davanti; anche le scarpe devono essere confortevoli e senza tacco.
Sarebbe consigliabile inoltre farsi accompagnare da qualcuno che possa riportare il paziente a casa dopo l’operazione.
L’intervento non deve essere eseguito in pazienti gravide, perciò se c’è il dubbio di questa condizione, bisognerà accertarsene. Inoltre, è opportuno evitare l’epoca coincidente con le mestruazioni, anche se non sempre necessario.
Lifting facciale e cervicale: risultati
Come detto in precedenza, l’obiettivo del lifting cervico-facciale è donare un aspetto più giovanile e rilassato al volto e al collo, ma il risultato di un intervento del genere è determinato, oltre che dalle scelte e dal comportamento del Chirurgo, da un numero variabile di fattori, quali influenze ormonali, condizioni fisiche del viso, quantità e aspetto delle rughe, quantità di tessuto adiposo, età biologica della pelle, struttura ossea.
Alla luce di ciò, i risultati variano caso per caso, come anche la percentuale di miglioramento del difetto, aspetto e qualità delle cicatrici o eventuali complicazioni: oltre alle tecniche chirurgiche, infatti, nell’intervento di lifting facciale e cervicale è importante la modalità di risposta dell’organismo. Perciò l’operazione non può essere garantita o assicurata.
Inoltre, la durata del risultato dipende da altrettanti numerosi fattori, a seconda delle condizioni di ogni individuo: col passare del tempo, infatti, la pelle si rilassa. Perciò potrebbe essere necessario un intervento di ripresa dopo qualche anno.
In ogni caso, è bene considerare che, dopo qualche anno dall’intervento, l’aspetto del viso sarà comunque migliore di quanto lo sarebbe stato senza il lifting.
Il lifting cervico-facciale, dunque, è un intervento che rallenta l’effetto dell’invecchiamento sull’aspetto del viso.