Riduzione del seno: di cosa si tratta
L’intervento di mastoplastica riduttiva consiste nell’asportazione dell’eccesso di pelle, ghiandola e tessuto adiposo e nella valorizzazione dell’areola e del capezzolo, che possono anche essere riposizionate. In tal modo vengono conferite alla mammella caratteristiche di volume, rotondità e proiezione tali da renderla di aspetto più gradevole e naturale.
Viene eseguito per:
– ridurre le dimensioni e correggere la forma di mammelle eccessivamente sviluppate e cadenti;
– correggere eventuali apprezzabili differenze di volume fra le due mammelle;
– ridurre il diametro delle areole nel caso sia eccessivo.
NOTA BENE: È bene ricordare che una simmetria perfetta nel volume delle mammelle e nell’orientamento dei capezzoli è comunque assai difficile da ottenere.
– Ulteriori vantaggi perseguibili non sono di natura puramente morfologica, ma funzionale, in particolare quando le mammelle da ridurre sono molto grosse: con l’intervento viene infatti del tutto o almeno in buona parte eliminata la sensazione di tensione dolorosa talora avvertita a livello delle mammelle, come pure il peso che può condizionare le attività quotidiane e sportive e che può gravare sulla colonna vertebrale e sulle spalle, che spesso ne risultano deformate.
– Possono essere, infine, ridotte le dermatiti presenti in regione sottomammaria dovute al decubito della mammella ipertrofica sulla parete toracica.
Insomma, contrariamente a quanto si pensi, anche se l’intervento di aumento del seno è più “famoso”, anche la riduzione del seno risponde a precise esigenze delle donne di sentirsi meglio nel proprio corpo.
Mastoplastica riduttiva: come funziona
L’intervento si svolge in una condizione di anestesia generale, e in genere inizia con un’incisione a partire dall’areola. In ogni caso, le modalità di intervento e di incisione dipendono dalle caratteristiche della paziente, dai risultati che si vogliono ottenere e dalle condizioni di partenza del seno: perciò è molto importante l’esame preoperatorio delle mammelle e la scelta di un chirurgo estetico di comprovata esperienza e in cui si può riporre totale fiducia. Clicca qui per richiedere un primo consulto gratuito al dottor Enrico Volpin.
Alla fine dell’intervento, le incisioni vengono richiuse con dei punti di sutura e viene inserito un drenaggio, che in genere può essere tolto già durante il giorno seguente.
Quando sottoporsi all’intervento di riduzione del seno, quanto dura, indicazioni di preparazione
L’intervento ha durata variabile fra le 2 e le 4 ore a seconda dell’entità della riduzione e della normale variabilità dei tempi operatori. Può essere necessario un ricovero di più di un giorno.
L’intervento non deve essere eseguito in pazienti gravide; in caso di dubbio, devono essere effettuate le indagini specifiche. È preferibile, anche se non in tutti i casi obbligatorio, evitare il periodo coincidente con le mestruazioni.
Prima dell’intervento dovranno essere consegnati i referti delle analisi e degli esami pre-operatori prescritti, in particolare dell’ecografia e/o mammografia e il presente prospetto informativo firmato. L’ecografia o la mammografia pre-operatoria hanno il duplice scopo di accertare l’eventuale presenza di tumori mammari altrimenti non evidenziabili e di ottenere un’indicazione di base utile per un confronto con eventuali ulteriori esami diagnostici che verranno eseguiti negli anni successivi all’intervento.
In taluni casi, quando le mammelle necessitano di una riduzione cospicua, 3 settimane circa prima dell’intervento può essere opportuno eseguire una o due donazioni di sangue da effettuare presso un Centro Emotrasfusionale; se necessario, le unità di sangue verranno infuse nel corso dell’intervento o nel postoperatorio al fine di ridurre l’anemia. Una metodica alternativa, con la stessa finalità, consiste nell’esecuzione di un prelievo di sangue immediatamente prima dell’intervento che viene poi reinfuso durante o immediatamente dopo l’atto chirurgico.
Dovranno essere segnalate eventuali terapie farmacologiche in atto (in particolare con cortisonici, contraccettivi, anti-ipertensivi, cardioattivi, anticoagulanti, ipoglicemizzanti, antibiotici, tranquillanti, sonniferi, eccitanti), terapie omeopatiche e fitoterapiche e segnalate possibili allergie ad antibiotici e farmaci in genere.
Un mese prima dell’intervento dovrà essere sospesa la terapia ormonale estroprogestinica (“pillola”), in modo da avere un mese con ciclo regolare senza assunzione di ormone, per diminuire i rischi di tromboembolia.
Almeno 2 settimane prima dell’intervento viene evitata l’assunzione di medicinali contenenti acido acetilsalicilico (tipo Aspirina) e deve essere evitata la contemporanea assunzione di anticoagulanti orali e, comunque, il proseguimento di tali terapie deve essere concordata con il Medico Curante. La contemporanea assunzione di anticoagulanti orali è da ritenersi una controindicazione all’intervento. Per quanto riguarda la contemporanea assunzione di sostanze come eparina a basso peso molecolare, la sospensione o meno andrà adeguatamente discussa con il chirurgo.
Almeno un mese prima è consigliato sospendere il fumo, che ha influenze decisamente negative sulla vascolarizzazione cutanea e del grasso.
Il giorno precedente l’intervento deve essere effettuato un accurato bagno di pulizia completo, asportato lo smalto dalle unghie delle mani e dei piedi e depilate le ascelle. Prima dell’intervento deve essere osservato digiuno di almeno 8 ore da cibi solidi e bevande.
Il giorno dell’intervento è consigliato indossare indumenti con maniche comode e completamente apribile sul davanti, calzature senza tacco e portare un reggiseno elastico con spalline regolabili e apertura anteriore, se consigliato dal chirurgo.
Come si può vedere, le attenzioni da tenere prima di un intervento di riduzione del seno sono tante, ma affidandosi ad un chirurgo di fiducia si può essere sereni che tutto procederà nel migliore dei modi.
Riduzione dei seni: cicatrici, cura e tempistiche del postoperatorio
La presenza di cicatrici dopo un intervento chirurgico è da mettere in conto: la loro visibilità dipende dalle incisioni necessarie. Ci sono situazioni in cui potrebbero non essere così visibili, come ad esempio se l’incisione è stata eseguita intorno all’areola.
Nel periodo post-operatorio si potrà avvertire in regione pettorale un certo dolore, domabile con comuni analgesici, che regredirà nel giro di alcuni giorni; è bene evitare sforzi con i muscoli pettorali e le braccia nei primi giorni. I drenaggi, se presenti, vengono rimossi generalmente dopo 24-72 ore; le medicazioni possono essere lasciate in sede per alcuni giorni.
È opportuno riposare su due cuscini in modo da mantenere elevato il capo e le spalle.
È assolutamente consigliata l’astensione dal fumo per almeno una settimana: colpi di tosse in questo periodo potrebbero indurre sanguinamenti a livello delle parti operate, oltre a provocare maggiore dolore.
Un rialzo termico è spesso rilevato nei primi giorni post-operatori; non è necessariamente segno di infezione, ma deve essere segnalato al Chirurgo.
Per i primi 4-5 giorni post-operatori è bene proseguire l’assunzione di antibiotici, nel caso siano stati prescritti.
Dovrà essere eseguita, quando il Chirurgo lo riterrà opportuno, una terapia per la prevenzione della tromboembolia da protrarre per qualche settimana.
Per la prima settimana non può essere guidata l’automobile. I primi punti di sutura verranno asportati 7-10 giorni dopo l’intervento. La prima doccia di pulizia completa potrà essere praticata solo dopo tale periodo.
Per le prime 2 settimane dovrà evitare di compiere ampi movimenti con le braccia e di sollevare pesi.
Dovrà inoltre astenersi dall’attività sessuale, che potrà essere ripresa con cautela dopo tale periodo. Per circa 6 mesi è bene evitare la gravidanza.
Risultati: un seno più aggraziato e armonioso con la mastoplastica riduttiva
L’effetto migliorativo della mammoplastica riduttiva risulta immediatamente apprezzabile al Chirurgo già durante l’intervento.
È opportuno sottolineare che inizialmente le mammelle appaiono piuttosto piene nei quadranti superiori e tendono ad assumere un aspetto più naturale con maggiore rotondità dei quadranti inferiori dopo uno o due mesi. Il risultato definitivo risulta pienamente apprezzabile 6 mesi circa dopo l’intervento.
Dopo tale periodo può rendersi opportuno procedere ad interventi correttivi di eventuali difetti residui. Si ricorda, comunque, che non sempre è ottenibile una perfetta simmetria tra le mammelle. Nonostante generalmente il tessuto asportato non si riformi, col passare degli anni i normali processi di invecchiamento cutaneo, variazioni del peso corporeo ed eventuali gravidanze potranno comportare un’alterazione della forma e delle dimensioni delle mammelle operate.
Anche se raro, in alcune Pazienti è possibile un nuovo aumento di dimensioni delle mammelle negli anni successivi all’intervento, per la formazione di nuovo tessuto mammario o per la deposizione di tessuto adiposo in caso di aumenti ponderali. In alcuni casi si rende opportuno, a distanza di anni, un intervento correttivo per il ripristino di una forma adeguata.
Puoi approfondire tutti i casi in cui ti può essere utile un intervento di riduzione del seno anche nella nostra news specifica; ricordati però di rivolgerti solo a chirurghi professionisti e di comprovata esperienza: la chirurgia estetica non si improvvisa!
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