Nata come terapia per verruche e capillari, oggi la radiofrequenza rappresenta una delle tecniche più apprezzate in medicina estetica.
Consente di ottenere ottimi risultati nel trattamento di inestetismi come: lassità cutanea, smagliature e perfino cellulite, senza i rischi comunemente associati ad interventi di chirurgia.
Spesso si commette l’errore di non comprendere appieno il semplice meccanismo alla base della sua azione rigenerante sulla pelle e di sovrastimare i risultati ottenibili tramite la sua applicazione.
Oltretutto, ignorare quali possano essere le possibili controindicazioni a cui un trattamento con radiofrequenza può portare, è sicuramente da considerare come un comportamento irresponsabile.
Per questo, è giusto approfondire insieme il tema.
Che cos’è la Radiofrequenza in Medicina Estetica?
La radiofrequenza è un particolare tipo di tecnica che si avvale dell’uso di macchinari in grado di emettere una corrente elettromagnetica ad alta frequenza.
Queste macchine generano cariche elettriche tramite due elettrodi (un polo positivo e un polo negativo).
Grazie alla presenza di un apposito manipolo, la carica elettrica viene trasmessa alla cute e ai tessuti sottostanti, esercitando in questo modo l’azione terapeutica desiderata.
Queste onde elettromagnetiche riescono, tramite il calore che viene esercitato, a penetrare negli strati profondi della pelle.
Come funziona questo tipo di trattamento estetico?
La Radiofrequenza è totalmente non invasiva e indolore.
Mediante il passaggio sulla pelle dei manipoli, si genera un riscaldamento subcutaneo che favorisce:
- un notevole aumento della circolazione, che andrà ad influire sullo strato più superficiale della pelle e sul metabolismo del tessuto adiposo;
- una diminuzione delle tossine e dei liquidi presenti intorno alle cellule di grasso (che favoriscono la cellulite) con un’azione di drenaggio linfatico:
- la formazione di nuovo collagene, sia in profondità che in superficie.
Radiofrequenza corpo e trattamento anticellulite
La radiofrequenza può essere suddivisa in due differenti tipologie: bipolare e monopolare.
La prima di queste due tecniche trasmette cariche alla cute e ai sottostanti tessuti con entrambi gli elettrodi.
Questo tipo di radiofrequenza viene impiegata soprattutto per contrastare rughe e inestetismi del tempo a livello di viso, collo, mani.
Inoltre, è possibile effettuare anche radiofrequenza addome e glutei!
La radiofrequenza monopolare viene utilizzata invece per contrastare la cellulite e la pelle a buccia d’arancia. Il motivo che porta a questo tipo di applicazione è l’utilizzo del solo elettrodo positivo: questo permette di trasferire il calore più in profondità, raggiungendo il tessuto adiposo sottostante.
Oltre ad alleviare gli inestetismi causati dalla cellulite, la Radiofrequenza agisce sulla silhouette del corpo a 360° favorendo:
- schiarimento delle smagliature;
- tonificazione generale;
- miglioramento evidente dei segni della cellulite;
- rassodamento di interno coscia e glutei;
- rassodamento di braccia e addome.
Forse non tutti sanno che la Radiofrequenza può essere utile, nell’ambito della medicina estetica riservata alle parti intime femminili, anche per il ringiovanimento vaginale.
Si tratta di un trattamento non solo estetico ed anti-age risolutivo per casi di flaccidenza vaginale – una delle più comuni problematiche femminili riscontrabili dopo uno o più parti e a seguito dell’avvento della menopausa – ma anche una vera e propria cura per secchezza vaginale, prurito intimo, dispareunia (dolore durante il rapporto sessuale) e perdita del piacere sessuale.
Radiofrequenza corpo: risultati e controindicazioni del trattamento
Parlando di controindicazioni e di effetti collaterali della radiofrequenza bisogna innanzitutto sottolineare che i rischi vengono ridotti al minimo se il trattamento viene praticato da chirurghi estetici esperti e qualificati.
Gli effetti collaterali sono generalmente minimi.
Il principale problema che può manifestarsi è un arrossamento delle aree trattate che, tuttavia, tende a scomparire nel giro di qualche ora dal termine del trattamento.
Più rari sono invece un’alterata sensibilità e un lieve gonfiore, ma anche in questo caso si tratta di effetti temporanei che tendono a svanire.
È invece molto importante specificare i casi in cui la radiofrequenza non può essere utilizzata nel trattamento degli inestetismi della cute:
- pelle che presenta ferite non completamente rimarginate;
- pazienti affetti da patologie come diabete ed epilessia;
- pazienti che presentano vene varicose, patologie cardiovascolari,trombosi;
- individui portatori di pacemaker e protesi metalliche;
- gravidanze
Quante sedute servono per la radiofrequenza?
Un solo trattamento di Radiofrequenza può portare dei risultati, ma non sarà sufficiente per risolvere il problema alla radice.
Il numero esatto delle sedute necessarie non è stimabile a priori, ma varia da caso a caso a seconda della gravità del problema e dalla ricettività del paziente; generalmente il numero dei trattamenti di Radiofrequenza estetici oscilla tra i 4 e i 10, spalmabili in un arco di tempo di 6 ai 12 mesi.
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